Primo Levi - L'approdo
Poesie scelte: PRIMO LEVI, Ad ora incerta (Milano, Garzanti 1984).
Felice l'uomo che ha raggiunto il porto,
che lascia dietro di sé mari e tempeste,
i cui sogni sono morti o mai nati,
e siede a bere all'osteria di Brema,
presso al camino, ed ha buona pace.
Felice l'uomo come una fiamma spenta,
felice l'uomo come sabbia d'estuario,
che ha deposto il carico e si è tersa la fronte,
e riposa al margine del cammino.
Non teme né spera né aspetta,
ma guarda fisso il sole che tramonta.
da La Rivista
Beppe Cantele - Sulla Giornata della Memoria
Oggi, 27 gennaio, anniversario dell'apertura dei cancelli del lager di Auschwitz, si celebra la Giornata della Memoria. Ora, io non so se il verbo celebrare sia il più adatto, ma non ci voglio pensare. Scrivo di questo argomento senza serenità; è uno scrivere rabbioso, triste, feroce, veloce per scappare. Scrivere nella Giornata della Memoria è una...
Alberto Vigevani - Libri e cultura a Firenze agli inizi degli anni Quaranta
A leggerle e rileggerle, queste pagine, vien voglia di chiosarle all'infinito, percorrendo la storia di quegli anni con titoli di libri, con pagine di diario, con epistolari o carteggi tra quei grandi protagonisti di una stagione irripetibile.