Arthur Schopenhauer - Leggere significa pensare con la testa altrui
Brani scelti: ARTHUR SCHOPENHAUER, L'arte di insultare (Adelphi, 1999).
Leggere significa pensare con la testa altrui invece che con la propria. Il furore di leggere libri della maggior parte dei dotti è una specie di fuga vacui, un fuggire dal vuoto di pensiero dei loro cervelli, che attira dentro a forza sostanza estranea: per avere pensieri devono leggerli altrove, come i corpi inanimati ricevono il movimento solo dall'esterno, mentre coloro che sono dotati di pensiero proprio sono come i corpi viventi che si muovono da sé.
L'arte di non leggere è molto importante. Essa consiste nel non prendere in mano quello che di volta in volta il vasto pubblico sta leggendo, come per esempio libelli politici e letterari, romanzi, poesie e simili cose, che fanno chiasso appunto in quel dato momento e raggiungono perfino parecchie edizioni nel loro primo e ultimo anno di vita. Pretendere che un individuo ritenga tutto quanto ha letto è come esigere che porti ancora dentro di sé tutto quanto ha mangiato.
da La Rivista
Libri antichi di letteratura
Bartolomeo Cavalcanti - La retorica, divisa in sette libri - Pesaro 1559 (rara terza edizione)
CAVALCANTI BARTOLOMEO. La retorica, divisa in sette libri, dove si contiene tutto quello che appartiene all'arte oratoria. Con le postille di M. Pio Portinaio giureconsulto, che dimostrano sommariamente tutto quello, che vi si tratta. In Pesaro, per Bartolomeo Cesano, 1559SCHEDA COMPLETA
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