Daniel Pennac - Il diritto di non finire un libro
Brani scelti: DANIEL PENNAC, Come un romanzo, (Milano, Feltrinelli, 1993).
Ci sono mille ragioni per abbandonare un romanzo prima della fine: la sensazione del già letto, una storia che non ci prende, il nostro totale dissenso rispetto alle tesi dell'autore, uno stile che ci fa venire la pelle d'oca o viceversa un'assenza di stile non compensata da alcuna ragione per proseguire oltre. Inutile enumerare le 995 altre ragioni, fra le quali si debbono tuttavia annoverare la carie dentale, le angherie del capoufficio o un terremoto del cuore che ci paralizza la mente. Il libro ci cade dalle mani? Lasciamo che cada. In fondo, non tutti possono essere come Montesquieu e concedersi a comando la consolazione di un'ora di lettura. Tuttavia, fra le ragioni che abbiamo di abbandonare una lettura, ce n'è una su cui val la pena di soffermarsi: la vaga sensazione di una sconfitta. Ho aperto, ho letto, e ben presto mi sono sentito sopraffatto da qualcosa che percepivo come più forte di me. Ho chiamato a raccolta le mie cellule grigie, mi sono azzuffato con il testo, ma niente da fare.