Fëdor Dostoevskij - La lettura mi aiutava, agitava, dilettava e tormentava

Brani scelti: FEDOR DOSTOEVSKIJ, Memorie del sottosuolo, 1864.
A casa, in primo luogo, più che tutto leggevo. Avevo voglia di soffocare con sensazioni esteriori tutto ciò che ribolliva incessantemente dentro di me. E fra le sensazioni esteriori rientrava nelle mie possibilità soltanto la lettura. La lettura, naturalmente, mi aiutava molto: mi agitava, mi dilettava e mi tormentava. Ma di tempo in tempo mi veniva tremendamente a noia. Avevo pur sempre voglia di muovermi, e tutt'a un tratto mi affondavo in un'oscura, sotterranea, disgustosa, non dico depravazione, ma depravazionucola. Quelle passionucole in me erano acute, cocenti, per via della mia perpetua morbosa irritabilità. Avevo degli slanci isterici, con lacrime e convulsioni. Oltre la lettura, non avevo dove andare, cioè non c'era nulla che allora io potessi rispettare nel mio ambiente e verso di cui mi sentissi attratto. Per di più, mi ribolliva dentro la malinconia; mi veniva un'isterica sete di contraddizioni, di contrasti, così mi buttavo alla depravazione.
da La Rivista
Libri antichi di letteratura
Carlo Costanzo Rabbi - Sinonimi ed aggiunti italiani - Venezia 1751 (bellissima legatura coeva)
RABBI CARLO COSTANZO. Sinonimi ed aggiunti italiani raccolti da Carlo Costanzo Rabbi bolognese della Congregazione Agostiniana di Lombardia. Con un Trattato de' sinonimi, degli aggiunti, e delle similitudini. In Venetia, presso Francesco Storti, in Merceria, 1751SCHEDA COMPLETA
€ 250