Fernando Pessoa - Leggere è sognare per mano altrui

Brani scelti: FERNANDO PESSOA, Il libro dell'inquietudine, 1982 (postumo).
Si può penetrare tutto. La lettura dei classici che non parlano di tramonti, mi ha reso comprensibili molti tramonti, in tutti i loro colori. Esiste una relazione fra la competenza sintattica, attraverso cui si distingue il valore degli esseri, dei suoni e delle forme, e la capacità di capire quando l'azzurro del cielo è davvero verde e quanta parte di giallo esista nel verde azzurro del cielo. In fondo è la stessa cosa – la capacità di distinguere e di sottilizzare. Senza sintassi non esiste emozione duratura. L'immortalità è una funzione dei grammatici.
Leggere è sognare per mano altrui. Leggere male e a voce alta significa liberarci della mano che ci guida. La superficialità nell'erudizione è il modo migliore di leggere bene ed essere profondi.
da La Rivista

C'era una volta la casa editrice di Giulio Einaudi
Noi che abbiamo conosciuto Giulio Einaudi, noi che gli abbiamo stretto la mano, come commosso abbraccio di gratitudine, noi che lo abbiamo amato e che lo amiamo per aver tratto, da quel suo catalogo, tanta parte del nostro nutrimento intellettuale, ci vediamo costretti a segnalare oggi un articolo, a firma di Stefano Salis, pubblicato alla pagina 3...