Un classico di politica: Giovanni Botero - Della ragione di Stato - Venezia, Giolito 1598
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Un classico di politica: Giovanni Botero - Della ragione di Stato - Venezia, Giolito 1598

BOTERO GIOVANNI.  Della ragione di Stato, libri dieci. Con tre libri delle cause della grandezza delle città … Di nuovo in questa impressione, mutati alcuni luoghi dall'istesso autore, et accresciuti di diversi discorsi. Con due tavole, l'una delle materie, l'altra copiosissima di tutte le cose notabili. In Venetia, appresso Gabriel Giolito de' Ferrari, 1598.

Cm. 15,5, pp. (40) 375 (1). marchio tip. al frontespizio, graziose testatine, finalini e bei capilettera xilografici. Bella legatura antica verosimilmente inglese; dorso a 5 nervi con titoli su tassello e fregi circolari agli scomparti; piatti inquadrati da filetto ornato in oro. Tagli marmorizzati. Sottile fenditura alla cerniera del piatto anteriore restaurata esternamente e con rinforzo interno, sporadiche fioriture (più accentuate solo nelle prime e ultime carte) e lieve alone all'angolo delle prime carte, peraltro nel complesso buon esemplare. Giovanni Botero (1543-1617) fu tra i principali scrittori politici del tempo; la sua Ragion di Stato rappresenta la massima espressione della reazione controriformistica agli scritti sullo Stato fioriti in tutto il Cinquecento (inevitabile il riferimento al Principe di Machiavelli). Botero teorizza un'azione del principe subordinata ai precetti della religione e finalizzata alla conservazione dello Stato. La ragion di Stato è infatti definita “notizia di mezzi atti a fondare, conservare e ampliare lo stato”, da interpretare sempre sulla base del principio di prudenza. In appendice il testo di un'altra celebre opera boteriana, “Delle cause della grandezza delle città” e le aggiunte alla Ragion di Stato. Stimata edizione giolitina. Cfr. Bozza, p. 67 e, per altre edizioni, Brunet, I, 1142.

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