Un capolavoro cinquecentesco di politica: Jean Bodin - De republica libri sex - Francofurti 1591
De republica libri sex. Francofurti, apud Ioannem Wechelum et Petrum Fischerum, 1591.
Cm. 18,5, pp. (8) 1221 (83). Frontespizio in rosso e nero con bella vignetta xilografica. Legatura coeva in piena pergamena rigida (con armi dorate impresse al piatto anteriore, coincidenti con l'ex-libris muto al contropiatto entrambi risalenti al 1600 ca.), traccia di antica colitura del dorso, pratica in uso in alcune biblioteche tedesche tra XVI e XVII secolo. Due antichi timbretti di biblioteca religiosa tedesca dismessa. Qualche sporadico punto di naturale brunitura. Esemplare nel complesso ben conservato. Capolavoro della scienza giuspolitica cinquecentesca del giurista angevino Jean Bodin (1520-1596). L'opera, edita in lingua francese nel 1576, venne rielaborata in latino dall'A. nel 1586 allo scopo di agevolarne la circolazione dottrinale in Europa. Le originali teorie su temi come tirannide, tirannicidio, usura, tolleranza religiosa e soprattutto sovranità, scatenarono molteplici reazioni dottrinali, ancora vivaci alla fine del Seicento. La dottrina politica bodiniana è da considerare in definitiva il ponte ideale fra la tradizione tardo-medievale e la cultura giuridica moderna protesa alla sistemazione dell'idea di Stato. Cfr. Graesse I, 460; inoltre, per ulteriori approfondimenti bibliografici, cfr. J. Bodin,"I sei libri dello Stato", voll. I-II-III. Torino, Utet, 1964-1998 (a cura di M. Isnardi Parente e D. Quaglioni). Assai ricercato. Cfr. Adams, B, 2231.
Altri libri per "diritto" o "politica"
Un capolavoro giuridico: Filippo Decio - Consilia sive responsa - Lugduni 1556 (due volumi in folio)
DECIUS PHILIPPUS. Consilia sive responsa … nunc primum recognita & emendata. Quibus accesserunt clarissimi V.I.D. Caroli Molinaei annotationes analitica omnibus tam iuris quam praxeos studiosis utilissima. Lugduni, s.n. [Compagnie des libraires de Lyon, al colophon: excudebat Blasius Guido], 1556SCHEDA COMPLETA
€ 3500da La Rivista

Dante Alighieri, Divina Commedia, Inferno, Canto XXIII
Brani scelti: DANTE ALIGHIERI, La Divina Commedia, Inferno, canto XXIII. [Canto XXIII, nel quale tratta de la divina vendetta contra l'ipocriti; del quale peccato sotto il vocabulo di due cittadini di Bologna abomina l'auttore li bolognesi, e li giudei sotto il nome d'Anna e di Caifas; e qui è la sesta bolgia.]