Rinomata e rarissima edizione della Gerusalemme liberata di Torquato Tasso - Mantova, Osanna 1584
Gerusalemme liberata. Poema heroico. In Mantova, per Francesco Osanna, 1584.
Cm. 22,5, cc. (20) 236. Iniziali figurate, testatine ed eleganti fregi xilografici. Splendida legatura da amatore di inizi Ottocento, in pieno marocchino a grana lunga di colore verde, con molteplici riquadri ai piatti formati con filetti, festoni di vario disegno, alcuni impressi in oro e altri a secco; dorso liscio con fine decoro nelle caselle suddivise da doppi filetti orizzontali. Titoli in oro su doppio tassello in marocchino rosso. Dentelles dorate e sguardie in carta colorata policroma caillouteé; segnacolo in seta verde. Alla seconda carta di sguardia firma di appartenenza di inizio ottocento "Di Domenico Rosi"; al frontespizio altra firma di appartenenza (sbiadita) di "Alessandro Mamiani" che ha apposto alla pagina (6) altra firma di appartenenza elegantemente calligrafata "Questo libro è di me Aless.dro Mamiani da San Secondo". Margine superiore un po' corto. Piccolo restauro a una decina di carte del capitolo decimosesto con interessamento di alcune parole di testo. Firma al frontespizio leggermente abrasa, sporadiche e trascurabili macchiette/arrossature. Esemplare nel complesso ben conservato. Leggendaria edizione della Gerusalemme Liberata stampata nel 1584 a Mantova dallo stampatore Francesco Osanna, su iniziativa del cardinale Scipione Gonzaga, protettore e intimo amico dell'Autore, sulla scorta di un manoscritto molto corretto; il Cardinale Gonzaga fu in stretta confidenza con il Tasso e ne ricopiò tutti gli scritti. Il testo è preceduto dalla dedica dello stampatore a Don Ferrante Gonzaga, principe di Molfetta, da una canzone di Gregorio Cremonini, da alcuni sonetti, dall'Allegoria del Poema, da un avviso dello Stampatore ai lettori e da sonetti dell'Ingegneri, del Manfredi e del Selva. Gamba riferisce che "Due cose la rendono pregevolissima, e superiore forse a tutte le altre; l'aversene presa la cura tal uomo che più di ogni altro era in istato di darci il Poema quali il voleva il Tasso (il cardinale Scipione Gonzaga); e l'essersi adoprato nell'eseguirla il migliore manoscritto che esistesse" (cfr. Gamba, Serie dei Testi di Lingua, nr. 947. Già il Serassi la considerava la "migliore edizione che si abbia della Gerusalemme Liberata". Edizione rarissima, pressoché introvabile nel mercato antiquario. Cfr. anche Iccu.
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