Carlo Brancaccio - Il lungo Senna a Parigi e le sue edicole - ca. 1895/1905 (olio su tavola lignea)

CARLO BRANCACCIO.  Il lungo Senna a Parigi e le sue edicole. Fine XIX/inizi XX secolo (ca. 1895/1905).

Cm. 17 x 22 (cm. 24 x 29 con bella cornice posteriore lavorata a foglia d'oro). Firmato in basso a destra “Carlo Brancaccio Paris”. Olio su tavola lignea. Ottimamente conservato. Opera accompagnata da expertise rilasciata da perito accreditato presso il Tribunale di Napoli “[…] A mio parere trattasi di opera autentica e di pregevole resa artistica e cromatica dell'artista Carlo Brancaccio. […] La firma, analizzata con l'aiuto della lampada di Wood, è autografa ed incussa nello strato pittorico; tale analisi inoltre non rileva opposizioni estranee e successive alla realizzazione dell'opera, e la pellicola pittorica risulta ben aderente all'originario supporto. Il dipinto si presenta in buono stato di conservazione e non necessita di interventi di pulizia o restauro”. Certificato di autenticità della galleria di provenienza. Carlo Brancaccio (Napoli 1861 - 1920), cominciò la sua carriera da autodidatta a Napoli seguendo i modi di maestri napoletani quali Eduardo Dalbono e Vincenzo Migliaro, da cui in seguito si affrancò costruendo uno stile personale fatto di particolari impasti cromatici e una colorazione fine e luminosa che gli garantì, dopo un esordio sofferto, un grande successo commerciale. In seguito ricoprì un ruolo importante tra gli artisti della Belle Époque, visse infatti una lunga parentesi parigina già dalla fine del secolo XIX. Il soggiorno parigino gli assicurò la conoscenza della tecnica impressionista, che portò alla sua pittura una tavolozza dalla cromia più fresca e pennellate più morbide. Fondamentale fu per lui anche la frequentazione, sempre a Parigi, di Giuseppe De Nittis. Questo splendido dipinto a olio, riferibile al primo soggiorno francese di Branciaccio, raffigura un tipico movimentato scorcio di vita mattutina del lungo Senna con l'assembramento intorno alle celebri edicole (veri e propri simboli dell'Art Nouveau) per l'acquisto di giornali, riviste e fiori. Le deliziose vedute parigine di Brancaccio divennero iconiche e sono ancora oggi tra i suoi soggetti più ambiti nel mercato europeo e internazionale. Nel 1887, 1888 e 1889 espose alla Promotrice di Napoli; nel 1877 a Milano; nel 1895 e 1901 alla Biennale di Venezia. Espose inoltre a Parigi (1903-1904), Londra, Monaco, Buenos Aires ecc. A Roma nel 1893 una sua opera fu premiata con medaglia d'oro. Ore tristi (1898) fu acquistato dall'imperatrice di Russia e Strada di Amalfi (1897) da Re Umberto a Firenze. Bibliografia: A.M. Comanducci, Pittori italiani dell'Ottocento, Milano 1934; A.M. Comanducci; Dizionario illustrato pittori e incisori italiani moderni, Milano 1945; A.M. Comanducci, Dizionario illustrato pittori e incisori italiani moderni e contemporanei, Milano 1962; Catalogo I Esposizione Internazionale d'arte della Città di Venezia, 1895; Catalogo IV Esposizione Internazionale d'arte della Città di Venezia, 1901. Per ulteriori > dettagli bio-bibliografici.