Arthur Schopenhauer - Una schietta e durevole felicità non è possibile

Brani scelti: ARTHUR SCHOPENHAUER, Il mondo come volontà e rappresentazione, 1819.
Poiché una schietta, durevole felicità non è possibile, essa non può essere oggetto dell'arte. Il fine dell'idillio è bensì propriamente la descrizione di una tale felicità; ma è anche chiaro che l'idillio come tale non può reggere. Sempre esso sotto le mani del poeta diventa o epico, ed è allora soltanto un epos molto poco importante, fatto di piccoli dolori, piccole gioie e piccole aspirazioni; e questo è il caso più frequente.
Oppure diventa invece poesia meramente descrittiva, canta la bellezza della natura, ossia propriamente il conoscere puro e libero da volontà, il quale è certo anche, in realtà, l'unica felicità pura, che non è preceduta né da dolore né da bisogno, e neanche è seguita da pentimento, dolore, vuoto e noia; solo che questa felicità non può riempire tutta la vita, ma soltanto alcuni momenti di essa.
da La Rivista
Libri antichi di letteratura
L'opera di Orazio in una bella edizione Barbou: Horatius - Carmina (Satyrarum, Epistolae...) - 1775
HORATIUS FLACCUS QUINTUS. Carmina [et Satyrarum, Epistolae, De arte poetica, Epodon, Carmen saeculare] detersis recentibus plerumque maculis, nitori suo restituta. Nova editio. Parisiis, typis J. Barbou, via Mathurinensium, 1775SCHEDA COMPLETA
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