Arthur Schopenhauer - La sofferenza per arbitrio altrui

Brani scelti: ARTHUR SHOPENHAUER, Parerga e paralipomena, 1851.
La sofferenza per arbitrio altrui aggiunge un sapore amaro, affatto peculiare al dolore o al danno stesso, vale a dire la consapevolezza della superiorità altrui, sia mediante violenza sia mediante astuzia, di contro alla nostra impotenza. Al danno patito si rimedia col risarcimento, se ciò è possibile: invece quell'amara aggiunta, quel "e io debbo subire questo da te", che spesso fa soffrire più del danno stesso, può essere neutralizzato soltanto mediante la vendetta. Arrecando, cioè, mediante violenza o astuzia, a nostra volta un danno a colui che ci ha fatto torto, noi dimostriamo la nostra superiorità su lui, e annulliamo con ciò la prova della sua.
da La Rivista
Libri antichi di letteratura
Tibullo, Properzio e Albinovano - Elegie scelte tradotte da Francesco Corsetti - Remondini 1756
TIBULLO-PROPERZIO-ALBINOVANO. Elegie scelte di Tibullo, Properzio, ed Albinovano tradotte in terza rima da Francesco Corsetti sanese, col testo latino accanto … Con annotazioni di Gio. Girolamo Carli. Si aggiungono in fine tre elegie di Paolo Rolli ridotte in altrettante latine, ed il primo canto dell'Henriade di Mr. De Voltaire trasportate in ottava rima dal medesimo Corsetti. In Venezia, nella stamperia Remondini, 1756SCHEDA COMPLETA
€ 250






