Arthur Schopenhauer - Gli uomini superbi e vanitosi

Brani scelti: ARTUR SHOPENHAUER, Parerga e paralipomena, 1851.
La superbia è la convinzione, già esistente, della propria superiorità in un senso o nell'altro; la vanità è invece, il desiderio di suscitare quella convinzione negli altri, accompagnato, per lo più, dalla segreta speranza di poterla poi fare anche propria.
Cosi, la superbia è una grande stima di sé stessi che procede dal proprio interno, ed è quindi diretta, mentre la vanità è un'aspirazione a ottenerla dal di fuori, cioè indirettamente. In conformità con ciò, la vanità rende loquaci, e la superbia rende taciturni.
Ma il vanitoso dovrebbe sapere che quell'alta opinione degli altri, alla quale aspira, è assai più facile a ottenersi con un assiduo silenzio che col parlare, quand'anche uno avesse da dire le cose più belle.
da La Rivista
Libri antichi di letteratura
Lucrezio - Della natura delle cose tradotti da Alessandro Marchetti - 1754 (con decine di incisioni)
LUCREZIO CARO TITO. Della natura delle cose libri sei. Tradotti dal latino in italiano da Alessandro Marchetti. Dati nuovamente in luce da Francesco Gerbault. In Amsterdamo (ma Paris), a spese dell'Editore, 1754SCHEDA COMPLETA
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POLIGNAC (DE) MELCHIOR. Anti-Lucretius, sive de deo et natura libri novem. Opus posthumum illustrissimi abbatis Caroli d'Orleans de Rothelin cura et studio editioni mandatum. Parisiis, apud Desaint & Saillant, 1747SCHEDA COMPLETA
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