Arthur Schopenhauer - Il velo di Maya
Brani scelti: ARTHUR SCHOPENHAUER, Il mondo come volontà e rappresentazione, 1819.
L'antichissima saggezza degli Indiani dice: "è la Maya, il velo dell'inganno, che ricopre gli occhi dei mortali e fa loro vedere un mondo, di cui non si può dire né che sia né che non sia: giacché è come il sogno, è come il riflesso del sole sulla sabbia, che il viandante scambia da lontano per acqua, o anche come la corda gettata a terra, che egli prende per un serpente". [...]
Con la dottrina della Maya nient'altro s'intende che ciò che Kant chiama il fenomeno, in contrapposizione alla cosa in sé: giacché l'opera della Maya viene appunto indicata come questo mondo visibile in cui siamo, un incantesimo evocato, una mutevole parvenza, in sé priva di consistenza, paragonabile all'illusione ottica e al sogno, un velo che avvolge la coscienza umana, un qualcosa di cui è ugualmente falso e ugualmente vero dire che è e che non è.
da La Rivista
Libri antichi di letteratura
La cultura in Francia: Pierre de La Primaudaye - Academia francese - 1595 (prima edizione italiana)
PRIMAUDAYE (DE LA) PIERRE. Academia francese nella quale si tratta della institution de' costumi, et di quello, che concerne il bene, et felicemente vivere, in ogni stato, et conditione, secondo i precetti della dottrina, et essempi della vita de gli antichi savi, et huomini illustri... nuovamente trasportata dalla lingua francese nell'italiana per Alessandro Raverii da Cesena. In Venetia, appresso Giovanni Guerigli, 1595SCHEDA COMPLETA
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