Aurelio Boccafredda - La rana per non chiedere non ebbe la coda

Brani scelti: AURELIO BOCCAFREDDA, Leggende sacre e profane, 1882.
La rana per non chiedere non ebbe la coda. Una storia popolare racconta che quando il Signore creava il mondo, venuto agli animali li fece così come gli venivano di sua fantasia: lunghi, corti, saltellanti, striscianti. A chi dette il pelo, a chi le penne, a chi le ali, a chi le zampe o le pinne. Quando ebbe finito, per paura d'essersi dimenticato qualcosa, li chiamò tutti davanti a sé e chiese loro se erano contenti.
Tutti risposero che erano soddisfatti. Poi disse che se a qualcuno mancava qualcosa, lo dicesse pure. Quelli che avevano qualche problema si fecero avanti e chi ebbe le corna, chi il canto, chi la gobba. La rana avrebbe voluto avere la coda che le avrebbe fatto un gran comodo, ma quando venne il suo turno, davanti alla maestà del Signore, si vergognò e tutta confusa, disse che era contenta d'essere così com'era. E non ebbe la coda.
da La Rivista
Libri antichi di letteratura
Tibullo, Properzio e Albinovano - Elegie scelte tradotte da Francesco Corsetti - Remondini 1756
TIBULLO-PROPERZIO-ALBINOVANO. Elegie scelte di Tibullo, Properzio, ed Albinovano tradotte in terza rima da Francesco Corsetti sanese, col testo latino accanto … Con annotazioni di Gio. Girolamo Carli. Si aggiungono in fine tre elegie di Paolo Rolli ridotte in altrettante latine, ed il primo canto dell'Henriade di Mr. De Voltaire trasportate in ottava rima dal medesimo Corsetti. In Venezia, nella stamperia Remondini, 1756SCHEDA COMPLETA
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