Bertrand Russell - La presenza costante di estranei ci affatica

Brani scelti: BERTRAND RUSSELL, La conquista della felicità, 1930.
Un'altra cosa che ci affatica senza che ce ne rendiamo conto è la presenza costante di estranei. L'istinto naturale dell'uomo, come pure degli altri animali, è di scrutare tutti gli ignoti della sua specie, nell'intento di decidere se comportarsi con loro in modo cordiale od ostile.
Coloro che viaggiano sui tram nelle ore di calca devono inibirsi questo istinto, e il risultato di tale inibizione è che essi provano una generica irritazione contro tutti gli estranei con i quali vengono involontariamente messi a contatto.
da La Rivista
Libri antichi di letteratura
Leopardi - Crestomazia italiana di prosa & Crestomazia italiana poetica - 1827/28 (prime edizioni)
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