Carlo Dossi - L'apparenza inganna
Brani scelti: CARLO DOSSI, Note azzurre (Milano, Treves 1912 - postumo).
Giungo allo Stabilimento di bagni di Regoledo. Mi seggo a tavola rotonda. Non conosco neppure di nome nessuno. Mi metto a pensare fra me stesso chi siano i vari miei commensali. Descrizioni diverse. Uno di faccia mi sembra un mercante di candele, un altro un falegname, un altro un piccolo d'osteria, un quarto un assassino ecc.
Quella donna poi è sicuramente una meretrice; quell'uomo là in fondo, non c'è dubbio, è un ciabattino: pare ancora di vedergli il segno dello spago sulla fronte intorno ai capelli ecc. Ragioni scientifiche e sentimentali di tali supposizioni. Terminato il pranzo mi informo dei nomi dei miei diagnosticati. Tutti conti, marchesi e banchieri. L'apparente puttana è una dama di compagnia di una regina, il ciabattino è un principe ecc. Rinunzio a fare il fisiognomonista.
da La Rivista
Libri antichi di letteratura
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