Perché l'Infinito di Leopardi è un inno alla vita - di Carlo Picca

Perché l?Infinito di Leopardi è un inno alla vita - di Carlo Picca

Quanto sono banali le etichette, come quella di attribuire a Leopardi l'aggettivo pessimista. Se si descrivono gli uomini fra attitudini spesso e volentieri mediocri, e che l'eleganza e il merito continuamente calpestano, non è il caso piuttosto di essere considerati realisti?

Negli ultimi anni di vita trascorsi a Napoli il poeta amava passeggiare e perdersi nei quartieri popolari affollati, incontrando personaggi d'ogni genere. Scriveva al padre che“la dolcezza del clima, le bellezze della città e l'indole amabile e benevola degli abitanti mi riescono assai piacevoli”.

Per dirvi di quanto al poeta di Recanati piacesse la vitalità. Prendiamo ora L'infinito, suo capolavoro assoluto. Nonostante la siepe che gli si para dinanzi, ovvero quella realtà a vantaggio dei più forti, insensibili e che non da luogo alla diversità in tutte le sue forme, ecco di là da quella può trovare ugualmente spazio il bisogno di sognare, immaginare, di sentirsi accolti, partecipi, espressivi, vivi, ancora e comunque.

Il poeta sedendo e mirando e contro ogni logica perché il guardo esclude, nel pensier si finge ugualmente di udire sovraumani silenzi e l'eterno. E oltre tutti gli affanni, s'innalza e s'annega in questa immensità e il naufragar gli è dolce, grazie al potere della sua immaginazione ma anche del suo smisurato amore per la vita. Egli non si arrende alle bassezze dell'umanità ma invita tutti a spingersi sempre a percepire l'infinito, a rigenerarsi e ad essere uomini migliori e ogni giorno di più.

In tutti i suoi componimenti è possibile sentire l'intensità del suo amore per l'esistenza, anzi se proprio dobbiamo dirla tutta, Giacomo è un innamorato della vita perché, nonostante abbia compreso a pieno come la natura sia posseduta da uno spirito vitalistico poco caritatevole, egli si illude, con la poesia, coi suoi canti illuminanti, di poter parlare agli uomini invitandoli ad amare.

Allora concludendo, proviamo a rileggere tutti i versi e tutte le riflessioni del poeta sottraendolo da un ingiusto cliché.  Ce ne fosse di gente al mondo come Leopardi, questa terra sarebbe un luogo davvero piacevole.

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