Perché Penelope non è solo quel che si racconta - di Carlo Picca
Penelope, per alcuni modello di donna fedele, dal mondo omerico fino ai nostri giorni, ma sarà vero che è stata sempre capace di aspettare l'uomo che amava senza mai cedere un momento ?
Quando Icario chiese a sua figlia di rimanere con lui, Penelope decise invece di seguire Odisseo. Fra i due c'era un intenso innamoramento ed una fortissima attrazione che seppero coltivare tutta la vita. Senza dubbio. Il suo uomo era probabilmente il principale pretendente di Elena, ma l'intenzione era solo e soltanto quella di sposare lei.
Il loro fu un matrimonio epico e la sposa fu certamente sempre simbolo di bellezza, regalità e astuzia, e come ci racconta Omero seppe fare di tutto per aspettare indenne il ritorno del suo amato, ma ciò non toglie che quando Odisseo fu assente non solo pare che qualche volta gli era stata infedele, ma si narra perfino che ebbe anche un figlio. Erodoto infatti nelle Storie scrisse di Pan nato da Penelope ed Ermes (II - 145), mentre Apollodoro riferisce nell' Epitome (7 - 38): alcuni dicono che Penelope fu sedotta da Antinoo e che per questo Odisseo la mandò dal padre Icario e che poi Penelope andò in Arcadia, presso Mantinea dove unitasi a Ermes generò Pan. Anche in Cicerone, esattamente ne La Natura degli Dei ( III - 22), troviamo Pan generato da Ermes e Penelope.
Aspettare un uomo vent'anni non deve essere stata cosa facile, e di certo seppe amare Odisseo come nessun altro uomo, fino al punto di rifiutare ogni contendente dei Proci e adoperarsi invece, sempre, nel tenere in mano il regno in attesa del suo eroe, con la sua mitica tela distrutta e ricreata continuamente.
Lontanissima anni luce quindi l'idea di esprimere un giudizio. Quel che sia stata la sua vita da Regina di Itaca spetta a lei, al suo sentirsi donna, e nessuna visione morale da parte nostra, anche perché pensiamo che non possano esistere mai modelli perfetti, e convinti poi come Nietzsche che quel che si fa per Amore è sempre al di la del bene e del male.
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