Cesare Marchi - Una lingua che non si evolve è una lingua morta

Brani scelti: CESARE MARCHI, Impariamo l'italiano (Milano, Rizzoli 1984).
Una lingua che non si evolve e rifiuta ogni apporto esterno, è una lingua morta. Ma se si evolve e cambia troppo rapidamente, accettando dall'estero tutto, brillanti e spazzatura, rischia di perdere la sua individualità, e di morire per altra via. Viviamo, giustamente orgogliosi, in un regime di libertà di parola; ma com'è possibile esercitarla, se ne conosciamo così poche? [...]
L'italiano è una lingua un po' ballerina; stabilita una regola subito si contraddice con eccezioni e concessioni, non si sa mai come la pensi, insomma come le donne troppo amate, quando dice forse vuol dire sì, e quando dice no vuol dire forse. La nostra lingua è seminata di trabocchetti per gli stranieri che la studiano, figuriamoci per gli italiani, che non la studiano mai.
da La Rivista

Rainer Maria Rilke - Io temo tanto la parola degli uomini
Poesie scelte: RAINER MARIA RILKE, Poesie I (Torino, Einaudi-Gallimard 1994).

C'era una volta la casa editrice di Giulio Einaudi
Noi che abbiamo conosciuto Giulio Einaudi, noi che gli abbiamo stretto la mano, come commosso abbraccio di gratitudine, noi che lo abbiamo amato e che lo amiamo per aver tratto, da quel suo catalogo, tanta parte del nostro nutrimento intellettuale, ci vediamo costretti a segnalare oggi un articolo, a firma di Stefano Salis, pubblicato alla pagina 3...





