Cesare Pavese - Qualunque cosa succeda è colpa nostra

Brani scelti: CESARE PAVESE, Il mestiere di vivere (Torino, Einaudi 1952).
Vedo la scena. Lei che sfugge sempre, volubile, alla compagnia; si alza da tavola, interrompe colloqui, va al telefono, ecc., e a chi le rimostra i suoi doveri, risponde: «Colpa tua che non sai interessarmi e farmi stare seduta». Una simile risposta presuppone inasprimento interiore di adolescenza, perché sottintende che le cose sarebbero potute andar diverso se il compagno fosse stato diverso. Equivoco che si prende da adolescenti ma non dopo, quando si è capito che qualunque cosa succeda è colpa nostra.
da La Rivista

Dante Alighieri, Divina Commedia, Inferno, Canto XXVIII
Brani scelti: DANTE ALIGHIERI, La Divina Commedia, Inferno, canto XXVIII. [Canto XXVIII, nel quale tratta le qualitadi de la nona bolgia, dove l'auttore vide punire coloro che commisero scandali, e' seminatori di scisma e discordia e d'ogne altro male operare.]






