Cesare Pavese - Creazione

Poesie scelte: CESARE PAVESE, Creazione (Poesie del disamore, Torino, Einaudi 1951).
Sono vivo e ho sorpreso nell'alba le stelle.
La compagna continua a dormire e non sa.
Dormon tutti, i compagni. La chiara giornata
mi sta innanzi piś netta dei volti sommersi.
Passa un vecchio in distanza, che va a lavorare
o a godere il mattino. Non siamo diversi,
tutti e due respiriamo lo stesso chiarore
e fumiamo tranquilli a ingannare la fame.
Anche il corpo del vecchio dev'essere schietto
e vibrante dovrebbe esser nudo davanti al mattino.
Stamattina la vita ci scorre sull'acqua
e nel sole: c'č intorno il fulgore dell'acqua
sempre giovane, i corpi di tutti saranno scoperti.
Ci sarą il grande sole e l'asprezza del largo
e la rude stanchezza che abbatte nel sole
e l'immobilitą. Ci sarą la compagna
un segreto di corpi. Ciascuno darą una sua voce.
Non c'č voce che rompe il silenzio dell'acqua
sotto l'alba. E nemmeno qualcosa trasale
sotto il cielo. C'č solo un tepore che scioglie le stelle.
Fa tremare sentire il mattino che vibra
tutto vergine, quasi nessuno di noi fosse sveglio.
Gennaio 1935
da La Rivista
Libri antichi di letteratura
Philippe Petit-Radel - De amoribus Pancharitis et Zoroae poema eroticon - 1797 (rara prima edizione)
(PETIT-RADEL PHILIPPE). De amoribus Pancharitis et Zoroae, poėma eroticon Idalio stylo exaratum; seu Umbratica lucubratio de cultu Veneris Mileto olim peracto, ut Amathuntei mysta sacelli subduxit et vulgavit Athenis. Parisiis, apud Molini, via dicta Mignon [ex typographia P. Plassan], anno Reipublicae Gallicae VI [1797]SCHEDA COMPLETA
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