Charles Baudelaire - Il porto

Brani scelti: CHARLES BAUDELAIRE, Lo spleen di Parigi, 1869.
Un porto è un luogo incantevole di soggiorno per un'anima stanca delle lotte della vita. L'ampiezza del cielo, l'architettura mobile delle nuvole, i colori cangianti del mare, il luccichio dei fari, sono un prisma meravigliosamente adatto a distrarre gli occhi senza mai stancarli. Le forme slanciate delle navi, con la loro complicata attrezzatura, alle quali l'onda imprime armoniose oscillazioni, servono a conservare nell'anima il gusto del ritmo e della bellezza.
E poi, soprattutto, c'è una sorta di piacere misterioso e aristocratico, per colui che non ha più né curiosità né ambizione, nel contemplare, disteso sul belvedere o appoggiato sul molo, tutti quei movimenti di coloro che partono e di coloro che tornano, di coloro che hanno ancora la forza di volere, il desiderio di viaggiare o di arricchirsi.
da La Rivista

Jean-Jacques Rousseau - Preghiera di un diffamato
Brani scelti: JEAN-JACQUES ROUSSEAU, Rousseau giudice, 1782 (postumo).

Alberto Vigevani - Libri e cultura a Firenze agli inizi degli anni Quaranta
A leggerle e rileggerle, queste pagine, vien voglia di chiosarle all'infinito, percorrendo la storia di quegli anni con titoli di libri, con pagine di diario, con epistolari o carteggi tra quei grandi protagonisti di una stagione irripetibile.