Emil Cioran - Descrizione dei falliti
Brani scelti: EMIL CIORAN, La tentazione di esistere, 1956.
I cosiddetti «falliti» costituiscono un tipo particolare di uomo, che tenterò di descrivervi a rischio di semplificarlo. Bramoso di insuccessi, cerca in ogni cosa il proprio indebolimento, non va mai oltre i preliminari del proprio avvenire, né varca la soglia di alcuna impresa. Quanto ad abulia, rivaleggia con gli angeli, medita sul segreto dell'atto e non prende che una sola iniziativa: quella dell'abbandono.
La sua fede, se ne ha una, gli serve da pretesto per nuove capitolazioni, per una degradazione intravista e auspicata: si accascia in Dio... Se riflette sul «mistero», è per far vedere agli altri fin dove spinge la propria indegnità. Delle sue convinzioni fa la sua dimora, come il verme col frutto; cade con esse, e si risolleva solo per aizzare contro di sé le tristezze che gli restano. Se soffoca le proprie doti è perché, con tutte le sue forze, ama la lassitudine; avanza verso il suo passato, indietreggia "in nome dei suoi talenti".
da La Rivista
Arthur Schopenhauer - Frottole, stravaganze e idee fisse
Brani scelti: ARTHUR SCHOPENHAUER, Parerga e paralipomena, 1851.
C'era una volta la casa editrice di Giulio Einaudi
Noi che abbiamo conosciuto Giulio Einaudi, noi che gli abbiamo stretto la mano, come commosso abbraccio di gratitudine, noi che lo abbiamo amato e che lo amiamo per aver tratto, da quel suo catalogo, tanta parte del nostro nutrimento intellettuale, ci vediamo costretti a segnalare oggi un articolo, a firma di Stefano Salis, pubblicato alla pagina 3...