Erasmo da Rotterdam - Elogio della follia (Parla la follia, IX)
Brani scelti: ERASMO DA ROTTERDAM, Elogio della follia (Parla la follia, IX).
[Edizione Acrobat a cura di Patrizio Sanasi]
Quella che vedete con le sopracciglia inarcate č senz'altro Filautia; quella che sembra ridere con gli occhi, e che batte e mani, č Colacģa; quella mezza addormentata e vinta dal sonno si chiama Lete; quella appoggiata sui gomiti e con le ani intrecciate si chiama Misoponia; l'altra, cinta da un serto di rose, e tutta cosparsa di profumi, Hedonč; Anoia uesta, dai mobili sguardi lascivi. Quella dalla pelle splendente e dal corpo rigoglioso si chiama Trufč. Tra le fanciulle otete vedere anche due Dči: Como e Ipno, il dio del sonno profondo. Col fedele aiuto di questa mia corte io ignoreggio su tutte le cose, e sono sovrana degli stessi sovrani.