Esopo - Il corvo e la volpe
Brani scelti: ESOPO, Favole, VI secolo a.C.
Un corvo aveva rubato un pezzo di carne ed era andato a posarsi su di un albero. Lo vide la volpe e le venne voglia di quella carne. Si fermò ai suoi piedi e cominciò a far grandi lodi del suo corpo perfetto e della sua bellezza, dicendo che nessuno era più adatto di lui ad essere il re degli uccelli, e che lo sarebbe diventato senz'altro , se avesse avuto la voce.
Il corvo, allora, volendo mostrare che neanche la voce gli mancava, si mise a gracchiare con tutte le sue forze, e lasciò cadere la carne. La volpe si precipitò ad afferrarla, soggiungendo: "Se poi, caro il mio corvo, tu avessi anche il cervello, non ti mancherebbe proprio altro, per diventare re". Ecco una favola adatta per un uomo stolto.
da La Rivista
Libri antichi di letteratura
Una celebre edizione elzeviriana: Giovanni Boccaccio - Il Decameron - 1665 (rara prima emissione)
BOCCACCIO GIOVANNI. Il Decameron di messer Giovanni Boccacci cittadino fiorentino si come lo diedero alle stampe gli SS.ri Giunti l'anno 1527. In Amsterdamo, s.n. (ma Daniel Elzevier), 1665SCHEDA COMPLETA
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