Esopo - Il pescatore e il pesciolino

Brani scelti: ESOPO, Favole, VI secolo a.C.
Un pescatore, dopo aver calato in mare la rete, ne trasse su un pesciolino. Poiché era piccolo, il pesciolino lo pregava di non prenderlo per allora, ma di lasciarlo andare, visto che era così minuscolo. "Poi, quando sarò cresciuto" aggiunse, "e sarò divenuto grande, mi potrai prendere, in quanto ti sarò anche di maggiore soddisfazione."
E il pescatore gli disse: "Sarei davvero uno sciocco se, lasciando andare un guadagno che ho già in mano, sia pure piccolo, sperassi in uno di là da venire, anche se fosse grande". La favola dimostra che sarebbe scriteriato chi, per la speranza di un bene maggiore, lasciasse andare quello che ha già in suo possesso perché piccolo.
da La Rivista
Libri antichi di letteratura
Angelo Poliziano - L'elegantissime stanze & La favola di Orfeo - Padova, Giuseppe Comino 1749/51
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