Esopo - L'usignolo e lo sparviero

Brani scelti: ESOPO, Favole, VI secolo a.C.
Posato su un'alta quercia, un usignolo, come al solito, cantava. Lo vide uno sparviero affamato, che gli piombò addosso e se lo portò via. Mentre stava per ucciderlo, l'usignolo lo pregava di lasciarlo andare, dicendo che esso non bastava a riempire lo stomaco di uno sparviero: doveva rivolgersi a qualche uccello più grosso, se aveva bisogno di mangiare. Ma l'altro lo interruppe dicendo: «Sciocco sarei, se lasciassi andare il pasto che ho qui pronto, per correre dietro a quello che non si vede ancora!» Così, anche tra gli uomini, stolti sono coloro che, nella speranza di beni maggiori, si lasciano sfuggire quello che hanno in mano.
da La Rivista

Dante Alighieri, Divina Commedia, Inferno, Canto XXVIII
Brani scelti: DANTE ALIGHIERI, La Divina Commedia, Inferno, canto XXVIII. [Canto XXVIII, nel quale tratta le qualitadi de la nona bolgia, dove l'auttore vide punire coloro che commisero scandali, e' seminatori di scisma e discordia e d'ogne altro male operare.]






