Eugenio Montale - Avrei voluto sentirmi scabro ed essenziale

Poesie scelte: EUGENIO MONTALE, Ossi di seppia (Torino, Piero Goberti Editore 1925).
Credit immagine: Matteo Massagrande, La stanza gialla, 2019.
Avrei voluto sentirmi scabro ed essenziale
siccome i ciottoli che tu volvi,
mangiati dalla salsedine;
scheggia fuori del tempo, testimone
di una volontà fredda che non passa.
Altro fui: uomo intento che riguarda
in sé, in altrui, il bollore
della vita fugace – uomo che tarda
all'atto, che nessuno, poi, distrugge.
Volli cercare il male
che tarla il mondo, la piccola stortura
d'una leva che arresta
l'ordegno universale; e tutti vidi
gli eventi del minuto
come pronti a disgiungersi in un crollo.
Seguìto il solco d'un sentiero m'ebbi
l'opposto in cuore, col suo invito; e forse
m'occorreva il coltello che recide,
la mente che decide e si determina.
Altri libri occorrevano
a me, non la tua pagina rombante.
Ma nulla so rimpiangere: tu sciogli
ancora i groppi interni col tuo canto.
Il tuo delirio sale agli astri ormai.
da La Rivista
Libri antichi di letteratura
L'Umanesimo in Veneto: Pietro Valeriano - Amorum libri V - Giolito 1549 (rara prima edizione)
VALERIANO PIETRO. Amorum libri V. Appendix ex praeludiis castigatior. Amicitia romana. Carpionis fabula. Protesilaus laodamiae respon. Leucippi fabula. Lib. unus. In Vinetia, appresso Gabriel Giolito di Ferrari, 1549SCHEDA COMPLETA
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