Fedro - Il corvo superbo e i pavoni

Brani scelti: FEDRO, Favole (I, 3), I secolo d.C.
Perché nessuno voglia gloriarsi dei beni altrui e viva piuttosto secondo il proprio modo naturale di essere, Esopo ci ha tramandato questo esempio. Gonfio di vuota superbia, un corvo raccolse le penne che erano cadute al pavone e se ne ornò tutto: quindi, disprezzando i suoi, si aggregò alla magnifica brigata dei pavoni. Ed ecco: questi strappano le penne allo sfrontato uccello e lo cacciano a beccate.
Conciato per le feste, il corvo si accinse a tornare, rammaricato, fra la sua gente; ma da queste respinto ebbe a patire un amaro rimprovero. Allora uno di quelli che egli prima aveva guardato dall'alto in basso: "Se ti fossi accontentato delle nostre dimore e accettato ciò che la natura ti aveva dato, non avresti patito quell'affronto, né la tua mala sorte proverebbe ora questo rifiuto". Chi desidera essere come non è, e non apprezza ciò che ha, sarà costretto prima o poi a subire umiliazioni e vergogna.
da La Rivista
Libri antichi di letteratura
Tibullo, Properzio e Albinovano - Elegie scelte tradotte da Francesco Corsetti - Remondini 1756
TIBULLO-PROPERZIO-ALBINOVANO. Elegie scelte di Tibullo, Properzio, ed Albinovano tradotte in terza rima da Francesco Corsetti sanese, col testo latino accanto … Con annotazioni di Gio. Girolamo Carli. Si aggiungono in fine tre elegie di Paolo Rolli ridotte in altrettante latine, ed il primo canto dell'Henriade di Mr. De Voltaire trasportate in ottava rima dal medesimo Corsetti. In Venezia, nella stamperia Remondini, 1756SCHEDA COMPLETA
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