Fedro - La volpe e la cicogna
Brani scelti: FEDRO, Favole (I, 26), I secolo d.C.
La volpe, così si racconta, invitò per prima la cicogna a cena e le pose su un piatto un guazzetto, tutto liquido, che la cicogna, pur desiderosa di cibo, non poteva in alcun modo gustare. E questa, avendo invitato a sua volta la volpe, le mise davanti una fiasca piena di cibo tritato: vi caccia dentro il collo e si sazia, lei, la cicogna, ma impone alla commensale il tormento della fame.
E mentre quella lambiva inutilmente il collo della fiasca, l'uccello migratore così diceva, come sappiamo: "Ognuno tolleri di buon animo i metodi che si è scelto". Non si deve nuocere a nessuno; se qualcuno, però, avrà fatto del male, dovrà essere punito in virtù di un pari diritto: questa favoletta ce lo ricorda.
da La Rivista
Libri antichi di letteratura
Un celebre epistolario cinquecentesco: Annibal Caro - Delle lettere familiari - Venezia 1756
CARO ANNIBALE. Delle lettere familiari ... Colla vita dell'Autore scritta da Antonfederigo Seghezzi, e da lui riveduta ed ampliata. Impressione novissima esattamente corretta, ed arricchita di trenta lettere di negozi del medesimo autore, con altre illustrazioni. In Venezia, nella stamperia Remondini, 1756SCHEDA COMPLETA
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