Friedrich Nietzsche - Nell'uomo l'arte della finzione raggiunge il suo culmine
Brani scelti: FRIEDRICH NIETZSCHE, Su verità e menzogna in senso extramorale (Milano, Adelphi 2015).
Nell'uomo l'arte della finzione raggiunge il suo culmine: qui l'illudere, l'adulare, il mentire e l'ingannare, il parlar male di qualcuno in sua assenza, il rappresentare, il vivere in uno splendore preso a prestito, il mascherarsi, le convenzioni che nascondono, il far la commedia dinanzi agli altri e a se stessi, in breve il continuo svolazzare attorno alla fiamma della vanità costituisce a tal punto la regola e la legge, che nulla, si può dire, è più incomprensibile del fatto che fra gli uomini possa sorgere un impulso onesto e puro verso la verità. [...]
Che cos'è dunque la verità? Un mobile esercito di metafore, metonimie, antropomorfismi, in breve una somma di relazioni umane che sono state potenziate poeticamente e retoricamente, che sono state trasferite e abbellite, e che dopo un lungo uso sembrano a un popolo solide, canoniche e vincolanti: le verità sono illusioni di cui si è dimenticata la natura illusoria, sono metafore che si sono logorate e hanno perduto ogni forza sensibile, sono monete la cui immagine si è consumata e che vengono prese in considerazione soltanto come metallo, non più come monete.
da La Rivista
Libri antichi di letteratura
Valerius Maximus - Exempla quattuor et viginti & Plutarchus - Parallela 1526 (rara edizione Giunti)
VALERIUS MAXIMUS - PLUTARCHUS. Exempla quattuor et viginti nuper inventa ante caput de omnibus. Plutarchi cheronei Parallela addita propter materiae similitudinem. (Florentiae, per haeredes Philippi Iuntae, 1526 die xxvii Novembris Clemente Septimo Pontifice Maximo)SCHEDA COMPLETA
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