Friedrich Nietzsche - L'arte della finzione

Brani scelti: FRIEDRICH NIETZSCHE, Su verità e menzogna in senso extramorale (Milano, Adelphi 2015).
Nell'uomo l'arte della finzione raggiunge il suo culmine: qui l'illudere, l'adulare, il mentire e l'ingannare, il parlar male di qualcuno in sua assenza, il rappresentare, il vivere in uno splendore preso a prestito, il mascherarsi, le convenzioni che nascondono, il far la commedia dinanzi agli altri e a se stessi, in breve il continuo svolazzare attorno alla fiamma della vanità costituisce a tal punto la regola e la legge, che nulla, si può dire, è più incomprensibile del fatto che fra gli uomini possa sorgere un impulso onesto e puro verso la verità. [...]
Che cos'è dunque la verità? Un mobile esercito di metafore, metonimie, antropomorfismi, in breve una somma di relazioni umane che sono state potenziate poeticamente e retoricamente, che sono state trasferite e abbellite, e che dopo un lungo uso sembrano a un popolo solide, canoniche e vincolanti: le verità sono illusioni di cui si è dimenticata la natura illusoria, sono metafore che si sono logorate e hanno perduto ogni forza sensibile, sono monete la cui immagine si è consumata e che vengono prese in considerazione soltanto come metallo, non più come monete.
da La Rivista
Libri antichi di letteratura
Ezra Pound - Patria mia. Discussione sulle arti in America - Firenze 1958 (prima edizione italiana)
POUND EZRA. Patria mia. Discussione sulle arti, il loro uso e il loro futuro in America. Traduzione di Margherita Gudacci. Firenze, Edizione del Centro Internazionale del Libro (Officine grafiche fratelli Stianti), 1958 (Giugno)SCHEDA COMPLETA
€ 200






