Friedrich Nietzsche - Dire la verità è più comodo di mentire

Brani scelti: FRIEDRICH NIETZSCHE, Al di là del bene e del male, 1886.
Per qual ragione gli uomini nella vita di ogni giorno dicono per lo più la verità? Non certo perché un Dio ha fatto divieto di mentire. Bensì, primo: perché è più comodo, dato che la menzogna richiede invenzione, dissimulazione e memoria (ragion per la quale Swift dice che chi racconta una bugia si rende raramente conto del grave peso che si accolla; per sostenere una bugia egli deve cioè inventarne altre venti).
Poi: perché nei rapporti semplici è vantaggioso dire direttamente: voglio questo, ho fatto questo, e simili; ossia perché la via della costrizione e dell'autorità è più sicura della via della furberia. Ma, se per esempio un bambino è stato allevato fra circostanze domestiche ingarbugliate, egli adopererà allora altrettanto naturalmente la menzogna e dirà involontariamente sempre ciò che corrisponde al suo interesse; un senso della verità e una ripugnanza per la menzogna in sé gli saranno del tutto estranei e inaccessibili, e dunque egli mentirà in piena innocenza.
da La Rivista
Libri antichi di letteratura
Dante Alighieri - La divina commedia con gli argomenti di Lodovico Dolce - Milano, Agnelli 1816
ALIGHIERI DANTE. La divina commedia di Dante con gli argomenti, allegorie e dichiarazioni di Lodovico Dolce. Aggiuntovi la vita del Poeta, il Rimario e due indici utilissimi. Milano, nella stamperia di Pietro Agnelli, 1816SCHEDA COMPLETA
€ 500Vincenzo Monti - Del cavallo alato di Arsinoe. Lettere filologiche - Milano 1804 (prima edizione)
MONTI VINCENZO. Del cavallo alato di Arsinoe. Lettere filologiche di V. Monti professor emerito e membro dell'istituto al cittadino G. Paradisi. Milano, dalla Tipografia di Francesco Sonzogno, 1804SCHEDA COMPLETA
€ 450






