Giacomo Leopardi - Chi vive disprezzando

Brani scelti: GIACOMO LEOPARDI, Zibaldone, 1817/32.
L'essere disprezzante, non curante, severissimo, esigente, incontentabile, intollerante ec. o verso gli uomini in genere, o verso quelli della propria professione, è segno certo, vista la qualità del mondo, o d'inesperienza, e poca o niuna cognizione e pratica degli uomini, o di poco talento, che dall'esperienza non è persuaso e non ne cava il profitto e le conseguenze che deve, e non sa mai da pochi particolari generalizzare.
Ma per ciascun particolare che gli occorre nella vita ha bisogno di nuova ed apposita esperienza, ch'è il caso, la proprietà e il distintivo degli uomini di poco ingegno; o finalmente è segno di poco o niun valore sia in genere, sia nella sua professione, perchè sempre chi poco vale, non potendo giustamente estimar se stesso nè gli altri, è superbo verso se, e verso gli altri disprezzante. [...]
Si riprende l'uomo che non sia mai contento del suo stato. Ma in vero questo non è che la sua natura sia incontentabile, ma incapace di esser felice. Se fossero veramente felici, il povero, il ricco, il Re, il suddito si contenterebbero egualmente del loro stato, e l'uomo sarebbe contento come possa essere qualunque altra creatura, perch'egli è altrettanto contentabile.
da La Rivista
Libri antichi di letteratura
Alessandro Manzoni - Les fiancés histoire milanaise - 1828 (prima o seconda traduzione francese)
MANZONI ALEXANDRE. Les fiancés, histoire milanaise du dix-septieme siecle ... Traduit de l'italien par M. G.. Paris, chez Dauthereau (al verso dell'occhietto: imprimerie de Firmin Didot) , 1828SCHEDA COMPLETA
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