Giacomo Leopardi - Il gran torto degli educatori

Brani scelti: GIACOMO LEOPARDI, Zibaldone, 1817-1832 (stampato postumo).
Non hanno torto i padri e le madri che amano la vita metodica, senza varietà, senza commozioni, senza troppe fatiche, la pace domestica ec. I loro gusti, le loro inclinazioni possono ben difendersi, e v'é tanto da dire per la morte come per la vita, dice la Staël. Ma il gran torto degli educatori è di volere che ai giovani piaccia quello che piace alla vecchiezza o alla maturità; che la vita giovanile non differisca dalla matura.
Di voler sopprimere la differenza di gusti, di desiderii ec., che la natura invincibile e immutabile ha posta fra l'età de' loro allievi, e la loro, o non volerla riconoscere, o volerne affatto prescindere; di credere che la gioventú de' loro allievi debba o possa riuscire essenzialmente e quasi spontaneamente diversa dalla propria loro e da quella di tutti i passati, presenti e futuri; di volere che gli ammaestramenti, i comandi e la forza della necessità suppliscano all'esperienza.
9 Agosto 1821
da La Rivista
Libri antichi di letteratura
Ragionamenti di Pietro Aretino cognominato il flagello de prencipi - Bengodi 1584 (ma 1649?)
ARETINO PIETRO. La prima parte de ragionamenti di M. Pietro Aretino, cognominato il flagello de prencipi, il veritiero, e il divino. Divisa in tre giornate: La contenenza de le quali si porrà ne la facciata seguente. Veritas odium parit [- Parte seconda - Parte terza]. S.n.l., 1584 (ma 1649?). A p. 339 della seconda parte: stampata, con buona licenza (toltami) nella nobil città di Bengodi: ne l'Italia altre volte piu felice, il viggesimo primo d'ottobre 1584. MEDICATA RELABOR. SCHEDA COMPLETA
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