Giovanni Boccaccio - Prosopopea di Dante

Brani scelti: GIOVANNI BOCCACCIO, Prosopopea di Dante (testo tratto da: G. Baldelli, Rime di G. Boccaccio, Livorno 1801).
Dante Alighieri son, Minerva oscura
D'intelligenza e d'arte, nel cui ingegno
L'eleganza materna aggiunse al segno
Che si tien gran miracol di natura.
L'alta mia fantasia pronta e sicura
Passò il tartareo e poi 'l celeste regno,
E 'l nobil mio volume feci degno
Di temporal e spirital lettura.
Fiorenza gloriosa ebbi per madre
Anzi matrigna a me pietoso figlio,
Colpa di lingue scellerate e ladre.
Ravenna fummi albergo nel mio esiglio;
Et ella ha il corpo, e l'alma il sommo Padre
Presso cui invidia non vince consiglio.
da La Rivista
Libri antichi di letteratura
Lo Inferno della Commedia di Dante col commento di Guiniforto delli Bargigi - 1838 (12 belle tavole)
ALIGHIERI DANTE. Lo Inferno della Commedia di Dante Alighieri col comento di Guiniforto delli Bargigi da due manoscritti inediti del secolo decimo quarto. Con introduzione e note dell'avv. G. Zacheroni. Marsiglia - Firenze, Leopoldo Mossy e Giuseppe Molini, 1838SCHEDA COMPLETA
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