Hesse - Le ultime parole di Boccadoro gli bruciavano nel cuore come fuoco

Brani scelti: HERMANN HESSE, Narciso e Boccadoro (Milano, Mondadori 1933).
"Mio caro", bisbigliò, "non posso aspettare fino domani. Debbo prendere congedo da te e come congedo debbo dirti ancora tutto. Ascoltami un momento ancora. Volevo raccontarti della madre, che mi tiene le dita strette intorno al cuore. Da molti anni, creare una figura della madre è stato il mio sogno più caro e più misterioso, era per me la più santa di tutte le immagini, me la portai sempre in cuore, una figura piena d'amore e di piena di mistero. Ancora poco tempo fa mi sarebbe stato insopportabile il pensiero di dover morire senza aver realizzato questo mio sogno; tutta la mia vita mi sarebbe apparsa inutile. Ed ora guarda che strano destino: invece d'esser le mie mani a formarla e plasmarla, è lei a formare ed a plasmare me. Ha le sue mani intorno al mio cuore e lo stacca dal mio corpo s mi svuota; mi ha allettato a morire, e con me muore anche il mio sogno, la bella figura, l'immagine della grande Eva-Madre. La vedo ancora e, se avessi forza nelle mani, potrei darle forma. Ma essa non vuole, non vuole che io renda visibile il suo mistero. Preferisce che io muoia. Muoio volentieri: essa mi rende facile il trapasso".
Narciso ascoltava costernato quelle parole e dovette chinarsi fin sul volto dell'amico per poter afferrarle ancora. Alcune giunsero indistinte, altre chiare, ma il loro significato gli rimase nascosto. Poi il malato spalancò gli occhi ancora una volta e fissò a lungo il viso dell'amico. Con gli occhi prese congedo da lui. E con un movimento, quasi tentasse di scuotere la testa, sussurrò: "Ma come vuoi morire un giorno, Narciso, se non hai una madre? Senza madre non si può amare. Senza madre non si può morire." Ciò che mormorò ancora in seguito non fu più comprensibile. Le due ultime giornate Narciso rimase seduto al suo letto giorno e notte, e lo guardò spegnersi. Le ultime parole di Boccadoro gli bruciavano nel cuore come fuoco.
da La Rivista
Libri antichi di letteratura
Philippe Petit-Radel - De amoribus Pancharitis et Zoroae poema eroticon - 1797 (rara prima edizione)
(PETIT-RADEL PHILIPPE). De amoribus Pancharitis et Zoroae, poëma eroticon Idalio stylo exaratum; seu Umbratica lucubratio de cultu Veneris Mileto olim peracto, ut Amathuntei mysta sacelli subduxit et vulgavit Athenis. Parisiis, apud Molini, via dicta Mignon [ex typographia P. Plassan], anno Reipublicae Gallicae VI [1797]SCHEDA COMPLETA
€ 400Edmondo De Amicis - Pagine sparse - Milano, Tipografia Editrice Lombarda 1874 (prima edizione)
DE AMICIS EDMONDO. Pagine sparse. Scoraggiamenti - Battaglie di tavolino - La lettura del vocabolario - Una visita ad Alessandro Manzoni - Emilio Castelar - Giovanni Ruffini. Milano, Tipografia Editrice Lombarda, 1874SCHEDA COMPLETA
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