Seneca - Chi fugge uomini e cose

Brani scelti: SENECA, Lettere a Lucilio, 62/65 d.C.
Chi fugge uomini e cose, chi si isola perché deluso nelle proprie aspettative, chi non può sopportare la vista di altri più fortunati, chi si nasconde per paura, come un animale pavido e incapace di reagire, quell'uomo non vive per se stesso, ma, ed è veramente una vergogna, per mangiare, dormire e soddisfare tutti i propri piaceri. Non vive per sé chi non vive per nessuno. Tuttavia l'essere costanti e il perseverare nei propri propositi ha una forza tale che anche l'inerzia ostinata incute un certo rispetto.
da La Rivista
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