Seneca - La differenza tra malattie dell'animo e cattive inclinazioni

Seneca - La differenza tra malattie dell’animo e cattive inclinazioni

Brani scelti: SENECA, Lettere a Lucilio, 62/65 d.C.

Le malattie dell'animo sono vizi inveterati e incalliti, come l'avarizia o come l'ambizione; e, quando sono troppo radicate diventano mali insanabili. In poche parole: la malattia è un atteggiamento dello spirito ostinato nel male, e consiste nel desiderare intensamente cose che poco meritano; o se preferisci, nell'essere troppo proclivi verso cose che sono poco desiderabili, o del tutto indesiderabili; oppure nel dare grande importanza a cose che dovremmo giudicare di poco o di nessun valore.

Le cattive inclinazioni, invece, sono moti disordinati e improvvisi dell'animo che, quando sono trascurati e si ripetono con frequenza, provocano il male, così come il catarro, non ancora cronico, provoca la tosse; ripetendosi spesso, produce la tisi. Perciò, quelli che hanno molto progredito sono al sicuro dalle malattie, ma, sebbene vicini alla perfezione, sentono ancora le cattive inclinazioni.