Seneca - La conquista dei beni materiali è fonte di ansia
Brani scelti: SENECA, De brevitate vitae, I secolo d.C.
Tutti i beni più grandi sono fonte di ansia, e di nessuna fortuna è bene fidarsi meno che della più prospera: c'è sempre bisogno di un nuovo successo per mantenere il successo, e si devono far voti proprio per i voti che si sono realizzati. Tutto ciò che avviene per caso è instabile; ciò che si è levato più in alto è più esposto alle cadute. Ora a nessuno fanno piacere le cose caduche: è dunque inevitabile che sia dolorosissima, e non solo brevissima, la vita di chi acquista con grande pena beni da possedere con pene maggiori.
Con fatica ottengono quello che vogliono, con ansia mantengono quello che hanno ottenuto; non si fa intanto nessun conto del tempo che non tornerà mai più: nuove faccende subentrano alle vecchie, una speranza, un'ambizione ne risveglia un'altra. Non si cerca la fine delle sofferenze, ma se ne cambia la materia.
da La Rivista
Libri antichi di letteratura
Una celebre edizione elzeviriana: Giovanni Boccaccio - Il Decameron - 1665 (rara prima emissione)
BOCCACCIO GIOVANNI. Il Decameron di messer Giovanni Boccacci cittadino fiorentino si come lo diedero alle stampe gli SS.ri Giunti l'anno 1527. In Amsterdamo, s.n. (ma Daniel Elzevier), 1665SCHEDA COMPLETA
€ 2000