Trilussa - Dispiaceri amorosi

Poesie scelte: TRILUSSA, Sonetti romaneschi (Roma, Enrico Voghera, 1909).
Lei, quanno lui je disse: — Sai? te pianto... —
s'intese gelà er sangue ne le vene.
Povera fija! fece tante scene,
poi se buttò sul letto e sbottò un pianto.
— Ah! — diceva — je vojo troppo bene!
Io che j'avrebbe dato tutto quanto!
Ma ch'ho fatto che devo soffrì tanto?
No, nun posso arisiste a tante pene!
O lui o gnisuno!... — E lì, tutto in un botto
scense dar letto e, matta dar dolore,
corse a la loggia e se buttò de sotto.
Cascò de peso, longa, in mezzo ar vicolo...
E mó s'è innammorata der dottore
perché l'ha messa fôri de pericolo!
da La Rivista

25 Aprile: tra storia e attualità
"Il passato è passato e non si cambia". Chissà quante volte abbiamo sentito questa frase. Il passato di ognuno di noi non si cambia; se ne può, al più, far tesoro per non incorrere negli stessi errori, nel presente e per il futuro. Ma non cambiarne i fatti. Invece sembra vada di moda giustificare certi atteggiamenti presenti, spacciand...