Il morbo di Gutenberg e l'epidemia bibliofila
Brani scelti: MAURO GIANCASPRO, Il morbo di Gutenberg, (L'Ancora del Mediterraneo, 2003).
Nel 1456 Gutenberg, stampando la Bibbia delle quarantadue linee, fa esplodere una vera e propria epidemia, che si è propagata e ha moltiplicato i suoi nefasti effetti nel corso dei secoli, trasferendo i suoi germi da libro a libro, dal libro all'uomo, da uomo a uomo, trasmettendosi per contagio, per infezione, per via ereditaria e anche per semplice contatto psicologico, infilandosi perfino nel computer, e da questo su tutte le reti di comunicazione: si tratta del morbo di Gutenberg. I tre stadi di gravità di questa malattia sono: la bibliofilia, la bibliomania e la bibliofollia. […]
Il morbo di Gutenberg ha tutte le nefaste caratteristiche che una malattia può avere. È innanzitutto contagiosa e infettiva […]; per trasmetterla non è necessario il contatto fisico tra persone, propagata com'è da una complessa polverizzazione batteriologica ambientale e culturale, diffusa da virus insidiosi che non è possibile isolare e debellare. Non c'è un vaccino efficace, esistono solo palliativi e rimedi assai blandi. Si può prendere per contatto psicologico, o con l'uso improprio dei sensi attraverso la vista, l'udito, il tatto, e, nei casi più inguaribili, anche l'olfatto. È peraltro agevole e veloce, a volte fulminante, il passaggio da forme lievi a forme gravi e croniche: passaggio insidioso e automatico paragonabile al passaggio dalle droghe leggere a quelle pesanti con l'innesco di inquietanti forme di intossicazione, o, peggio, di assuefazione.
da La Rivista
Libri antichi di letteratura
L'Umanesimo in Veneto: Pietro Valeriano - Amorum libri V - Giolito 1549 (rara prima edizione)
VALERIANO PIETRO. Amorum libri V. Appendix ex praeludiis castigatior. Amicitia romana. Carpionis fabula. Protesilaus laodamiae respon. Leucippi fabula. Lib. unus. In Vinetia, appresso Gabriel Giolito di Ferrari, 1549SCHEDA COMPLETA
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