Alessandro Tassoni - La secchia rapita poema eroicomico - Firenze, per Gregorio Chiari 1824
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Alessandro Tassoni - La secchia rapita poema eroicomico - Firenze, per Gregorio Chiari 1824

TASSONI ALESSANDRO.  La secchia rapita poema eroicomico con annotazioni e col canto dell'Oceano. Firenze, per Gregorio Chiari, 1824.

Cm. 22,5, pp. (8), ix (1), 169 (1). Con un bel ritratto litografico dell'Autore all'antiporta (inciso da Teofilo Salucci su disegno di F. Boggi). Elegante legatura in mezza pelle con titoli e filetti in oro al dorso. Trascurabili segni del tempo, sporadiche fioriture, peraltro esemplare nel complesso ben conservato. Alessandro Tassoni (1565-1535), celebre scrittore e poeta modenese, è considerato tra i più insigni letterati della sua epoca. Intorno al 1614 Tassoni concepì il suo capolavoro: La Secchia rapita, poema eroicomico in ottave, e lo stese rapidamente fra il 1614 e il 1615, in dieci canti. Nel 1617 il poema crebbe di mole, con l'aggiunta di altri due canti, inseriti fra il nono e il decimo. Stampata per la prima volta a Parigi nel 1622 sotto pseudonimo grazie all'interessamento di Jean Chapelain, già autore della prefazione de L'Adone di Marino, e in edizione definitiva a Venezia nel 1630, l'opera ottenne subito rapida fortuna che durerà oltre la vita dell'autore, e nei secoli successivi, ed è attestata, oltre che dalle molte edizioni, anche dalle traduzioni in tutte le principali lingue straniere. Prima dei canti precede una biografia delll'Autore scritta da Girolamo Tiraboschi; in fine Il Canto dell'oceano e l'apparato di note. Cfr. Iccu; Gamba, 2097n.

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