Collodi - Le avventure di Pinocchio. Storia di un burattino illustrata da E. Mazzanti - 1898 (raro)

Cm. 18,5, pp. 239 (1) + 8 di catalogo editoriale. Con bellissima e iconica antiporta raffigurante il burattino (ill. da E. Mazzanti), 46 illustrazioni di Mazzanti tratte dall'edizione del 1888, 40 illustrazioni di Magni, 36 illustrazioni che sostituiscono quelle dell'edizione 1888. Dedica di mano coeva all'occhietto datata 11 Agosto 1898. Conseguente firma di possesso del dedicatario in testa al frontespizio: Giuseppe Franchi Maggi detto Peppino (Pavia, 15 settembre 1890 – Pont-Arcy, 29 settembre 1918), tenente del 1º Reggimento del genio, cadde in combattimento sul fronte francese durante la prima guerra mondiale e venne insignito della medaglia d'oro al valor militare alla memoria. Altre due firme di Peppino Franchi Maggi e timbro a secco della famiglia Franchi. Bella legatura coeva da amatore in piena tela con piatto anteriore inquadrato da cornice con motivo a telle dorate e grande banda rossa centrale recante il titolo dell'opera. Trascurabili e inevitabili segni del tempo, sporadiche e marginali macchiette. Esemplare nel complesso ben conservato (fatto inusuale per l'edizioni ottocentesche di Pinocchio, solitamente molto usate e usurate). Bella e rara edizione ancora ottocentesca (la tredicesima assoluta, con Bemporad che menziona l'editore Felice Paggi cessionario d'impresa che stampò l'editio princeps del 1883), splendidamente illustrata, del capolavoro di Carlo Collodi (1826-1890), uno dei libri italiani più diffusi nel mondo. È un romanzo fantastico per ragazzi scritto da Carlo Collodi, pseudonimo del giornalista e scrittore Carlo Lorenzini, pubblicato per la prima volta a Firenze nel febbraio 1883. Racconta le esperienze tragicomiche di Pinocchio, una marionetta animata fabbricata e considerata come un figlio dal falegname Geppetto, che grazie all'aiuto della Fata dai capelli turchini riesce a maturare moralmente finché diventa un bambino vero. Il romanzo di Collodi è considerato un capolavoro letterario e il suo valore narrativo venne immediatamente riconosciuto andando ben al di là della letteratura per l'infanzia grazie alla sua profondità narrativa che si presta a una pluralità di interpretazioni, la principale delle quali vede il passaggio da marionetta a bambino vero come una metafora della condizione umana. Cfr. Iccu; Biaggioni, Pinocchio. Bibliografia, p. 49.