Gabriele D'Annunzio - Le vergini delle rocce - Milano, Treves 1896 (non comune terza edizione)
Le vergini delle rocce. Milano, Fratelli Treves editori, 1896.
Graziosa legatura amatoriale coeva in piena tela marrone (lavorazione similpelle) con titoli in oro al dorso e impressioni a ecco ai piatti. Trascurabili segni del tempo e ordinaria patina del tempo alle estremità delle pagine. Esemplare nel complesso fresco e ben conservato. Le vergini delle rocce, inizialmente pubblicato a puntate sul Convito, doveva costituire il primo libro di un ciclo (I romanzi del giglio) che D'Annunzio avrebbe poi rinunciato a completare, nonostante avesse già abbozzato i temi conduttori delle altre due opere i cui titoli sarebbero stati: La grazia e L'annunciazione. Il romanzo si divide in tre libri, preceduti da un prologo, in cui le tre sorelle Violante, Anatolia e Massimilla, in un soliloquio interiore, manifestano la loro natura in rapporto al desiderio di un "dominatore". Nel dare vita alla figura del protagonista del romanzo, il Vate si ispira infatti al Superuomo di Nietzsche. Non comune terza edizione (al frontespizio è premessa la dicitura "I romanzi del giglio") uscita pochi mesi dopo la prima stampata a fine 1895. Cfr. Iccu; Gambetti-Vezzosi, Rarità bibliografiche del Novecento italiano, p. 250.
























