La prima raccolta poetica di Giacomo Leopardi: Canzoni - Bologna 1824 (rarissima prima edizione)
Canzoni. Bologna, pei tipi del Nobili e Comp., 1824.
Cm. 16,2 x 10,7, pp. 196 (6) [in fine sono presenti le 3 carte non numerate: imprimatur, bianca ed errata]. Magnifica legatura posteriore da amatore in pieno marocchino rosso con titoli in oro al dorso, dentelles dorate, plurima cornice dorata a entrambi i piatti, tagli dorati. Trascurabili e sporadiche fioriture. Superbo esemplare da alta collezione. La prima idea leopardiana di raccolta risale al 1823, quando il poeta si recò a Roma portando con sé i propri componimenti con il preciso intento di pubblicarli: il proposito naufragò, ma Leopardi riuscì quantomeno a ottenere l'approvazione della censura romana. Tornato a Recanati, in soli sei giorni nel settembre 1823, compose «Alla sua Donna». Contattò quindi Brighenti per far stampare il volume a Bologna e grazie a lui arrivò ad un accordo con lo stampatore: la tiratura doveva essere di 500 copie con 50 esemplari a disposizione dell'Autore. Leopardi fu estremamente preciso nelle avvertenze relative la veste editoriale del testo: divieto di usare “j” lunghi tanto in italiano quanto in latino, raccomandazioni riguardanti la punteggiatura «nella quale io soglio essere sofistichissimo» (lettera a Brighenti del 5 dicembre 1823) e infine richiesta che ad ogni pagina corrispondesse una sola strofa. Non mancarono, però, come già avvenuto e come avverrà nelle successive pubblicazioni, difficoltà mosse dalla censura: il precedente vidit romano si rivelò infatti inutile, e il Brighenti risolse la situazione rivolgendosi a tal «Fr. Balt. Marianus Medici O. P.», revisore domenicano che non solo approvò la pubblicazione, ma comunicò al Brighenti la propria ammirazione per il libro. Il volume andò quindi in stampa, con grande soddisfazione dell'Autore: Leopardi si disse «contentissimo della stampa, per la carta, i caratteri, e tutto» (lettera a Brighenti del 24 agosto 1824). Il volume raccoglie dieci canzoni composte tra il 1818 e il 1823, ognuna con proprio frontespizio. Alle tre già edite (All'Italia; Sopra il Monumento di Dante e Ad Angelo Mai), se ne aggiungono sette del tutto inedite: Nelle nozze della sorella Paolina: A un vincitore nel pallone; Bruto minore; Alla primavera; Ultimo canto di Saffo; Inno ai Patriarchi e infine Alla sua Donna. In appendice sono collocate le relative Annotazioni filologiche. Rarissima prima edizione della prima raccolta poetica di Leopardi (tiratura limitata a 500 esemplari non numerati). Cfr. Mazzatinti e Menghini, Bibliografia leopardiana, nr. 647 ; Catalogo del fondo leopardiano, nr. 73 ; Parenti, Prime edizioni italiane, p. 307; Biancardi-Francese, Prime edizioni italiane, p. 265.
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