Tra criminologia e sociologia: Scipio Sighele - La delinquenza settaria - 1897 (rara prima edizione)

Cm. 18, pp. (6) 278 + 1 c.b. Ottima legatura coeva in mezza tela nera con titoli e filetti in oro al dorso; bella carta marmorizzata ai piatti. Lievi e naturali arrossature dovute alla qualità della carta. Esemplare nel complesso fresco e ben conservato. Scipio Sighele (1868-1913), seguace delle teorie lombrosiane, scrisse di psicologia collettiva e criminale. Insegno' a Roma, Pisa e Bruxelles; fu irredentista attivo in Trentino. Fu processato dall'autorità giudiziaria austriaca in due occasione e venne quindi espulso nel 1911. Interessante ed attuale saggio sulla dinamica psicologia della setta e dei delinquenti settari. L'Autore indaga i meccanismi interni alla folla, volendo dimostrare come nelle tendenze del collettivo sussistessero attitudini fondamentalmente criminose. Fu uno dei primi autori ad affrontare questo tipo di indagine e sottolineò inoltre come l'essere umano, inserito in un contesto di folla, perda il suo autocontrollo razionale lasciando entrare in gioco la sua natura crudele e i suoi istinti criminali. Rara prima edizione (secondo migliaio). Collana “Le società criminali”. Cfr. Iccu.