Un classico della letteratura venatoria: Erasmo di Valvasone - La caccia - 1602 (con 6 belle tavole)
La caccia. Ricorretta e di molte stanze ampliata con le annotationi di M. Olimpo Marcucci. In Venetia, per Fran. Bolzetta, (1602).
Cm. 15, cc. (4) 167 + 1 c.b. Bellissimo frontespizio allegorico con figure umane sovrastate a numerosi animali e 5 graziose tavole incise finemente in rame raffiguranti paesaggi e scene di caccia. Legatura antica (verosimilmente settecentesca) in mezza pelle con titoli su doppio tassello e fregi in oro al dorso. Qualche trascurabile e marginale macchietta, piccole mancanze a un tassello. Esemplare ben conservato. Erasmo di Valvasone (1523-1593) dopo gli studi universitari a Venezia o Padova, trascorse tutta la vita a Valvasone (Pordenone) ad amministrare le sue terre e comporre versi; un anno prima della morte si trasferì a Mantova presso la corte dei Gonzaga. Questo celebre poema, un vero e proprio classico della letteratura venatoria italiana, è diviso in cinque canti: nel primo l’A. loda la caccia e descrive le varie razze di cani e il loro allevamento; nel secondo descrive i bracchi; nel terzo le stagioni e i luoghi migliori per la caccia; nel quarto le tecniche per affrontare e abbattere le prede; nel quinto ed ultimo canto l’A. si dedica agli uccelli rapaci usati per la caccia e al relativo addestramento. Così Ceresoli (pp. 541-542) a proposito di questa edizione: “Terza edizione, la prima che abbia le tavole (identiche a quelle delle precedenti) incise in rame. Le stanze sono in questa 959, una in più rispetto all’ediz. del 1593”. Cfr. anche Gamba (1719): “Il Valvasone è dal Quadrio chiamato elevatissimo ingegno, che verseggiò toscanamente con molta dolcezza; e di questo suo poema fece elogio Torquato Tasso”; Iccu.
Altri libri per "letteratura" o "caccia"
Tito Livio - Le Deche delle historie romane - Venezia, Giunti 1554 (bellissima edizione in folio)
LIVIUS TITUS. Le Deche delle historie romane, tradotte nella lingua toscana da M. Iacopo Nardi ... et nuovamente dal medesimo gia la terza volta rivedute, et emendate; con le postille parimente ampliate nelle margini del libro che dichiarano molti vocaboli delle cose vecchie, più degne di cognizione, et molti nomi di paesi, et di città, fiumi, monti, o luoghi illustrati co nomi moderni. Et appresso, la valuta delle monete romane, ridotta al pregio di quelle de tempi nostri. Con la tavola de re, consoli. Indice copiosissimo, hora con nuovo modo ordinato. In Venetia, nella Stamperia de Giunti, 1554SCHEDA COMPLETA
€ 1500