Inquisizione e tortura nel '600: Masini - Sacro arsenale o pratica della S. Inquisitione - Roma 1693
Sacro arsenale overo prattica dell'Officio della S. Inquisitione. Con l'inserzione d'alcune regole fatte dal P. Inquisitore Tomaso Menghini, domenicano, di diverse annotazioni del Dottore Gio. Pasqualone, fiscale della Suprema Generale Inquisizione di Roma. Et in questa seconda impressione corretta in alcune cose la parte X degl'avvertimenti, quali sono posti in ordine alfabetico con un indice a parte. Dedicato alla Santita di Nostro Sig. Clemente XI. In Roma, nella stamperia della Rev. Cam. Apost., 1693.
Cm. 22, pp. (8) 426 (44). Stemma cardinalizio Albani al frontespizio. Legatura coeva in piena pergamena rigida; dorso a 5 nervi con titoli manoscritti. Sguardie assenti, alcune carte leggermente brunite (soprattutto alcune carte centrali limitatamente al margine esterno), qualche lieve e sporadica fioritura, piccola e trascurabile mancanza alla base bianca del frontespizio. Esemplare nel complesso ben conservato. Eliseo Masini, nato a Bologna nella seconda metà del XV secolo e morto a Genova nel 1627, fu commissario del S. Uffizio, giudice della fede e inquisitore ad Ancona, Mantova e Genova. "Dall'attività di giudice, il M. trasse ispirazione per compilare quello che restò per molto tempo il solo manuale in volgare destinato ai giudici del S. Uffizio romano: il Sacro arsenale overo Prattica dell'officio della Santa Inquisitione (Genova 1621). Il successo fu quasi immediato, anche perché il testo si presentava come un vademecum d'ufficio privo del consueto e sovrabbondante commento alle fonti bibliche, giuridiche e teologiche che, ancora nella prima metà del Seicento, appesantiva le pratiche e i testi di diritto inquisitoriale. Inoltre il S. Uffizio romano non poteva vantare né le istruzioni in volgare che la Suprema spagnola fece distribuire sin dalla nascita ai giudici di distretto, né le guide o i compendi che autori come Diego de Simancas o Pablo Garcìa avevano compilato negli anni Sessanta del XVI secolo. Il Sacro arsenale colmava dunque un vuoto editoriale grazie a un sapiente collage compilato a partire dalla Breve informatione per i vicari e dalle lettere circolari che la congregazione, dagli anni Ottanta del Cinquecento, aveva inviato ai giudici locali per mettere a conoscenza i singoli uffici del tribunale delle proprie prescrizioni amministrative o giudiziarie" (cfr. voce M. in DBI, vol. 71). Edizione tra le più complete di questo celebre manuale per l'inquisitore che doveva esaminare (e talvolta procedere alle diverse forme di tortura) eretici, sospetti d'eresia, fautori degli eretici, maghi, streghe, incantatori, bestemmiatori, oppositori del S. Uffizio, ebrei e infedeli. Cfr. Iccu; Edizioni giuridiche antiche in lingua italiana, II, 1, p. 30.
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