Giuseppe Viola Zanini - Della architettura - Padova 1629 (rara prima edizione - con 93 incisioni)
Della architettura libri due ne' quali con nuova simmetria, & facilità si mostrano le giuste regole dei cinque ordini di detta architettura, & osservationi de' piu eccellenti architetti, che in quella habbiano dato ammaestramenti. Et prima di quelle materie, che sono appartenenti a fabricare, come pietre, legnami, metalli, & alla dispositione secondo le parti celesti. Con alcune diffinitioni de' principii geometrici, metereologici, e mathematici, & regole nella prospettiva & della simmetria humana. In Padova, appresso Francesco Bolzetta, 1629.
Segue (a numerazione continua e con autonomo frontespizio): ZANINI GIUSEPPE VIOLA. Della nuova simmetria de gli cinque ordini d’architettura… Opera necessaria ne gli adornamenti delle fabriche, come colonne, cornici, base, capitelli, pedestilli, archi, intercolunnii; il tutto con approbate ragioni vien descritto, e mostrato nelli dissegni. Due parti in un volume di cm. 21, pp. (20) 1-252; (4) 253-497 (3). Con bei marchi tip. ai frontespizi e 93 vignette xilografiche a piena pagina raffiguranti elementi architettonici. Legatura ottocentesca in mezza pergamena ricavata da antico manoscritto con titoli ms. al dorso; tagli e sguardie marmorizzati. Antica firma di possesso. Minimi segni del tempo alla legatura, alcune cc. lievemente brunite, trascurabile alone limitato al margine delle ultime cc. Esemplare fresco e ben conservato. Giuseppe Viola Zanini (1575/80 ca. - 1631), nativo di Vicenza, fu architetto, pittore, cosmografo e teorico dell’architettura. Quest'importante opera, tra le più importanti in materia dell’intero XVII secolo, è impostata sul sistema vitruviano e fortemente influenzata dall’exemplum palladiano. Così Cicognara (687): “Questo libro ripieno di ottime nozioni in ogni teoria, ed ogni pratica dell’arte è scritto da un autore che era molto nudrito dei migliori principii. Tutte le tavole copiosissime sono intagliate in legno, e frapposte al testo”. Prima edizione, assai più rara della ristampa padovana del 1677. Cfr. anche Iccu; Riccardi I, 1985.
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