Cicerone - De legibus libri tres - Cambridge 1727 (bella legatura coeva)
De legibus libri tres. Recensuit ac Petri Victorii, Paulii Manucii, Joachimi Camerarii, Dionysii Lambini et Fulvii Ursini notis, suas adjecit Joannes Davisius, accedit Hadriani Turnebi commentarius. Cantabrigiae, typis Academicis, sumtibus Corn. Crownfield, 1727.
Cm. 22, pp. (8) 427 (1). Bella legatura strettamente coeva in piena pelle; dorso a 5 nervi con titoli su tassello in marocchino rosso, filetti e fregi dorati agli scomparti. Tagli spruzzati. Trascurabili e spradiche fioriture. Esemplare nel complesso fresco e ben conservato. Bellissima edizione del De legibus ciceroniano stampata a Cambridge. Cicerone aderisce alla dottrina stoica secondo cui le leggi non sono il frutto di semplici convinzioni, ma hanno il loro fondamento nel Diritto naturale, basato sulla ragione innata di tutti gli uomini. Quest'opera era stata concepita in difesa delle vecchie leggi costituzionali, interpretate con spirito rigidamente conservatore, dove ogni legge ed ogni istituzione era giustificata, mirando a mantenere il potere nelle mani della classe dirigente. Dal resto dell'opera si stacca la parte introduttiva, che tratta della legge e del diritto naturale, intesa come voce intima della coscienza ed esaltando la fratellanza tra gli uomini. Quest'edizione pubblicata per l'Università di Cambridge si deve alla cura dell'accademico inglese John Davies (1679-1732), presidente del Queens 'College, Cambridge dal 1717 Cfr. Graesse, II, p. 173.
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VERGANI PAOLO. Della pena di morte. Edizione seconda riveduta, illustrata, ed arricchita dall'Autore. In Milano, nella regia ducal corte, per Giuseppe Richino Malatesta stampatore regio camerale, 1779SCHEDA COMPLETA
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